Cechov ora
di Michelangelo Fetto
liberamente ispirato ai racconti di Anton Cechov
con Assunta Maria Berruti, Antonio Intorcia, Michelangelo Fetto, Benedetta Russo
Mulino Pacifico
Benevento
La prima settimana
a cura di Antonio Intorcia
27, 28, 29 maggio
ore 18.00 e ore 19.15
La seconda settimana
a cura di Michelangelo Fetto
3, 4, 5 giugno
ore 18.00 e ore 19.15
Via Appio Claudio 56 – Benevento
gratuito
Leggo Cechov, sono tempi di pandemia, di peggio potrebbe esserci solo la guerra, è arrivata pure quella, anche se solo televisiva e per i serbatoi delle nostre automobili. La speranza nemmeno troppo segreta riposta in questa lettura è un rifugio, un altrove temporale, spaziale, magari attrezzandosi con un mozzicone di candela sul comodino e lo spegnimento di tutti gli apparecchi che ci collegano alla modernità! Ha funzionato? No, non ha funzionato, nemmeno con Il Gabbiano, nemmeno con Zio Vanja, nemmeno con Ivanov …e Il tabacco fa male? No nemmeno Il tabacco fa male ha funzionato, nemmeno leggendo gli atti unici, quelli più divertenti, quelli che è possibile iscrivere nella categoria vaudeville? No proprio no…anzi! Proprio quelli mi sono sembrati una caricatura feroce di quello che siamo, delle convenzioni che abbiamo creato, delle mele che abbiamo morso e che non dovevamo mordere e soprattutto di quelle che non abbiamo morso e che abbiamo fatto marcire sugli alberi, dei sogni che abbiamo tradito nonostante promesse, proclami, solenni giuramenti. E se provassi a parlare in un certo modo, in questa lingua? A spostare la vicenda a …? E se lei fosse di colore nero? E se lui fosse cinese? E se fosse estate ed invece della tormenta di neve un bel ciclone tropicale?. La risposta a queste domande è la seguente: Io credo che Cechov sia ora, sia sempre e sempre sarà.
– E se nel giardino…
– No! Nel giardino gli alberi saranno sempre quelli!
– I ciliegi?
– I ciliegi
Michelangelo Fetto