SportOpera
Sezione del Campania Teatro Festival 2021
a cura di Claudio Di Palma e Vesuvioteatro
23.06.2021 | 30.06.2021
Real Bosco di Capodimonte
lunedì 28 giugno – ore 21.00
Capodimonte – Manifattura della Porcellana (Porta Miano)
DUE PUGNI GUANTATI DI NERO
CON FEDERICO BUFFA
E ALESSANDRO NIDI – PIANOFORTE
PRODUZIONE INTERNATIONAL MUSIC AND ARTS
DURATA 70 MIN
È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del black power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo (“ogni pietra è un nero che si batteva per i diritti ed è stato linciato”). Smith e Carlos facevano parte dell’Olympic Project for Human Rights e decisero di correre alle Olimpiadi nonostante il 4 aprile Martin Luther King fosse stato assassinato (e molti altri atleti avessero deciso di non partecipare). Tommie Smith arrivò primo (stabilendo il nuovo record mondiale dei 200 metri), Carlos terzo.
Sul quel podio salì sul secondo gradino Peter Norman, un australiano che per solidarietà con i due atleti afro-americani indossò durante la cerimonia la coccarda dell’Olympic Project for Human Rights. Bisogna sapere che nel ‘67 Harry Edwards, sociologo a Berkeley, voce baritonale, discreto discobolo, ha fondato l’Ophr, Olympic program for human rights. L’idea è che gli atleti neri boicottino i Giochi ma è difficile da realizzare. Chi aderisce porta il distintivo, una sorta di coccarda, ed è libero di manifestare la sua protesta come crede. Smith e Carlos, accolti alla San José perché bravi atleti, a loro volta studenti di Sociologia, portano il distintivo e vogliono manifestare.
Appena giù dal podio la loro carriera sarà finita, bruciata, e la vita un inferno. Vengono cacciati dal villaggio, Smith e Carlos. Uno camperà lavando auto, l’altro come scaricatore al porto di New York e come buttafuori ad Harlem.
Sono come appestati. A casa di Smith arrivano minacce, l’esercito lo espelle per indegnità. A casa di Carlos minacce telefoniche a ogni ora del giorno e della notte. Sua moglie si uccide. Solo molti anni dopo li riprenderanno a San José, come insegnanti di educazione fisica. E nel 2005 Norman sarà con loro, per l’inaugurazione di un monumento che ricorda quel giorno in Messico.
Non erano due neri e un bianco a chiedere rispetto e giustizia su quel podio, erano tre esseri umani.
Biglietteria
biglietteria@fondazionecampaniadeifestival.it
per info: 3406063508
Biglietti
Intero € 8 / Ridotto under 30 e over 65 € 5
Gratuito riservato ai diversamente abili con un accompagnatore e pensionati titolari di assegno sociale.
I biglietti sono acquistabili:
• online sui siti campaniateatrofestival.it azzurroservice.net
• presso i punti vendita autorizzati consultabili sul sito www.azzurroservice.net/PuntiVendita/
• presso i luoghi di spettacolo, previa disponibilità (a partire da un’ora prima dell’inizio per gli eventi a Napoli e due ore prima per gli eventi in regione)
Per raggiungere Capodimonte, è possibile utilizzare il servizio navetta del Campania Teatro Festival al costo di € 2, con partenza: da via San Carlo e da piazza Vanvitelli. Fermate navetta Via San Carlo. Scopri di più.
Crediti
SportOpera
un progetto di
Claudio Di Palma e Vesuvioteatro
organizzazione
Geppi Liguoro
Dora De Martino
coordinamento
Marica Castiello
direzione tecnica
Gianni Rossiello
staff organizzativo
Valentina Cepollaro
Francesca Liguoro
Maria Pia Valentini
Roberta Verdile
comunicazione
Elena Cepollaro
consulenza per gli spazi scenici
Luigi Ferrigno
staff tecnico
Fiore Carpentieri
Antonio Chirivino
Vincenzo Guida
service
M.E.T.A. s.r.l.
elementi scenici
Mauro Rea
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