Oracoli
maggio 2001
Un evento per noi indimenticabile, un incontro eccezionale con il regista colombiano Enrique Vargas e la sua compagnia di Madrid, il Teatro de los Sentidos. Il progetto è stato realizzato, per volere dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, nella periferia di Ponticelli, in un quartiere molto difficile, dove gli stessi abitanti del luogo, dopo un’ostinata diffidenza iniziale, sono stati i fruitori più attenti dell’evento. Non proprio uno spettacolo, un labirinto creato da Vargas in cui ogni spettatore si avventurava a piedi nudi, in perfetta solitudine dopo essersi posto una domanda segreta, per incontrare, nell’oscurità dei diversi ambienti misteriosi, gli abitanti del labirinto, interpretati dai multietnici attori del Teatro de los Sentidos.
Emilia Romagna Teatro
Comune di Napoli assessorato all’identità, cultura e progetti per l’infanzia
Teatro de los Sentidos Ayuntamiento de Mostoles – Madrid
ORACOLI
Il suono dell’acqua dice quello che pensi
creazione e regia di Enrique Vargas
27 marzo 2001
Da quattro anni costruisco labirinti, in molti mi sono perso e in altri ritrovato. Ogni labirinto ha la sua storia che continua a mutare. A volte le parole non raccontano; le emozioni sempre
Umberto Franchini “Entrata”
Abitare e incontrare nel labirinto è come un viaggio nel tempo, dove vivere e immaginare accadono nello stesso momento
TaddoTaddei –
“Gli specchi”
Oracoli è bellissimo perché dà l’opportunità di poter immaginare ancora, e di poter vedere una nuova strada
Clare Ruth Butler
“Il Bagatto”
Attraverso il teatro sensoriale scopro il piacere della ricerca dell’equilibrio fra il gioco e il rituale, fra il simbolo e il sentire
Patrizia Menichelli
“La Pizpi”
Con il labirinto posso trasformarmi in abitante di un mondo meraviglioso… Posso sognare e far sognare
Penelope Pulido Pardo
“Il Matto”
In Oracoli cerco un nuovo linguaggio teatrale del buio, del silenzio e dei sensi
Barbara Pia Jenic Hernandez “La Morte”
Mi piace il Teatro de los sentidos per il suo volto di poesia e la sua anima ludica. La poesia illumina con le sue molteplici espressioni, e il gioco apporta un senso di irresponsabilità, di trasposizione delle cose formali
Alexis Higinio Forero Valderrama
“La Temperanza”
In Oracoli ognuno, sia il viaggiatore sia l’abitante, fa la sua personale esperienza nello stesso modo in cui lascia le sue impronte lungo il labirinto
Aino Stratemann
“La Luna – il Sole”
Far parte di un sogno è un sogno. Caronte è, alla fine, del viaggio, il traghettatore metà angelo e metà animale. Io faccio paura, ma desidero rassicurare prima del grande sogno suonando una musica dolce: le vostra mani sulle mie spalle
Jean Marie Oriot
“Descensor”
Lavoro ai progetti che vanno alla ricerca del non detto.
Rosa Romero