Racconti per Ricominciare è il green festival diffuso di percorsi teatrali ambientati negli spazi all’aperto di magnifici siti del patrimonio culturale e paesaggistico della Campania.
Un’esperienza teatrale immersiva ed ecosostenibile, alla luce naturale del tramonto, con spettacoli meravigliosamente calati nel fascino di luoghi da riscoprire, frequentare, vivere.
Gli spettacoli
PAROLE ESPIANTATE | Vico Equense
di Franco Autiero a cura di Alessandra Borgia con Alessandra Borgia, Antonello Cossia, Elisabetta D’Acunzo, Luciano Giugliano
NA CAMPAGNATA ‘E TRE DISPERATE | San Giorgio a Cremano
di Antonio Petito di e con Giovanni Allocca, Angela De Matteo, Massimo De Matteo, Peppe Miale, Eduardo Tartaglia
SALUTE! | Ercolano
scritto e diretto da Michelangelo Fetto con Michelangelo Fetto, Rosario Giglio, Antonio Intorcia, Massimo Pagano
LA VITA È ANCHE UN’ALTRA COSA | Portici
testi Alois Hotschnig, Eva Menasse, Kathrin Röggla a cura di Nadia Baldi con Gea Martire, Antonella Ippolito, Francesca Morgante, Piera Russo
SUONI LONTANI DALLA CITTÀ FANTASMA | Portici
da Le città invisibili di Italo Calvino a cura e con Chiara Baffi, Antonio Elia, Ettore Nigro, Ciro Riccardi
LO CUNTO DE LI CUNTI | Sorrento
di Gian Battista Basile a cura di Antimo Casertano con Antimo Casertano, Daniela Ioia, Ernesto Lama, Marco Palmieri
STORIE DI PRIMOGENITI E FIGLI UNICI | Caserta
di Francesco Piccolo regia Manuel Di Martino con Manuel Di Martino, Marcello Manzella, Giovanna Sannino, Gennaro Silvestro
TERRAMÒ VOL. 2 | Pozzuoli
progetto a cura di Pako Ioffredo con Pako ioffredo, Demi Licata, Giorgio Pinto, Pino Ruffo, Ingrid Sansone
UNA RAGAZZA D’ORO | Torre del Greco
di Sébastien David regia Mario Gelardi drammaturgia Elvira Buonocore con Federica Aiello, Francesca Borriero, Gioia Miale, Francesca Muoio
AD ARMI CORTE | Benevento
un atto unico di Roberto Bracco regia Giovanni Meola con Solene Bresciani, Vincenzo Coppola, Irene Latronico
SAN GENNARO E LE PARENTI | Massa Lubrense
ideazione e regia Fortunato Calvino con Luigi Credendino, Marco Palmieri, Ivano Schiavi, Gennaro Silvestro
AMICIZIA | Portici
di Eduardo De Filippo regia Luigi Russo con Irma Ciaramella, Francesco Maria Cordella, Luigi Russo
ALICE NEL GIARDINO DELLE MERAVIGLIE | Portici
da Lewis Caroll testo e regia Claudio Di Palma con Andrea de Goyzueta, Adriano Falivene, Irene Grasso, Fabio Rossi
STRANO MONDO | Ercolano
da Alberto Moravia regia Luciano Melchionna con Raffaele Ausiello, Veronica D’Elia, Carla Ferraro, Raffaele Milite
Il luoghi del festival
Portici
Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa
Reggia di Portici – Orto Botanico
Reggia di Portici – Sala Cinese
Villa Fernandes
San Giorgio a Cremano
Villa Bruno
Ercolano
Villa Campolieto
Parco sul mare di Villa Favorita
Torre del Greco
Villa delle Ginestre
Vico Equense
Chiostro della SS. Trinità
Sorrento
Villa Fiorentino
Massa Lubrense
Palazzo Vespoli
Pozzuoli
Rione Terra
Benevento
Mulino Pacifico
Caserta
Belvedere di San Leucio
La parola al Direttore Artistico
Si scrive per battezzare le cose, chi le nomina le possiede. Esiste solo chi ha un nome. — Gesualdo Bufalino
Se, come sostiene Bufalino, esiste solo quel che può nominarsi, potrà risultare vero anche il riflesso speculare di questa affermazione, ovvero, che tutto il dicibile esiste. Ogni cosa, cioè, quando è detta, e proprio e solo perché detta, ha ragione di esistere. Ogni cosa, nel preciso momento in cui si dice, diventa tangibilmente presente. È forse questa proprietà inverante del dire che spinse Sigmund Freud ad equiparare le parole a degli incantesimi e a conferire loro una sorta di potere magico. Le parole, dal canto loro, portano il segno di discendenza etimologica dalle più complesse parabole; propagano, quindi, similitudini al fine di suggerire, articolare, particolareggiare immagini, sentimenti e concetti. Rappresentano le unità fonetiche che sostanziano ogni racconto. Sceglierle, moltiplicarle, farle risuonare vuol dire progettare architetture fantastiche e reali, magiche e concrete, sospette ma credibili. Questa funzione delle parole traduce ancora e sempre i nostri “Racconti” in costruzioni verbali sofisticate e gioiose, in tessiture ricercate di sogni e raggiri, in cronache di universi paralleli, di esistenze vicarie, di babilonie inizialmente solo cartacee che il dire, ancora e sempre, tende a certificare come esistenti in un qui ed ora assolutamente astratto eppure materialmente plausibile.
Claudio Di Palma
La parola al Consulente Artistico
La prova c’è stata. Ripetuta è diventata certezza. Così “Racconti” è diventato un appuntamento atteso, riconosciuto, addirittura amato da un pubblico raffinato che cerca davvero di coniugare la bravura di un’attrice, di un attore, di un drammaturgo capace di ispirarsi ed ispirare lo stupore nello sguardo che accarezza uno spazio, un’architettura, un albero, un panorama per farlo parte di uno spettacolo.
Ci siamo, “Racconti” è un Festival Nazionale che il Ministero della Cultura riconosce ed apprezza. Apprezza così il nostro lavoro di anni, l’attenzione e il lavoro di Istituzioni ed Enti che gestiscono gli spazi preziosi che ci concedono per entrare a fare parte del nostro progetto, e l’attenzione di centinaia di spettatori fidelizzati dalla nostra proposta.
Continuiamo a cercare spazi e architetture da mostrare e da adoperare per legarli al teatro, per costruire la nostra “quarta edizione”. Troviamo nuovi partner, nuovi amici, nuovi talenti, nuove lingue per drammaturgie frutto di incontri con Istituti di Cultura e con realtà del mondo, in incontri che si moltiplicano per il nostro “teatro dell’imbrunire” che annuncia l’estate. Altre attrici ed attori racconteranno quest’anno altre storie, mostrando ancora in filigrana la passione e la necessità del teatro. L’audacia della proposta che voleva cancellare l’angoscia della pandemia si è trasformata in questi anni in certezza, il teatro può vincere solitudini e cancellare distanze, divertire, commuovere, stupire, seminare nuovo interesse e far nascere nuovi saperi. Applaudendo ancora i nostri Racconti.
Giulio Baffi