Focus sulla drammaturgia contemporanea internazionale
in collaborazione con Goethe-Institut Neapel e Forum Austriaco di Cultura Roma
sezione a cura di Sabine Heymann, Maria Carmen Morese, Giulio Baffi, Claudio di Palma
Lo scambio culturale è scambio di sensibilità, sentimenti, emozioni, visioni, conoscenza…
Nel corso dell’edizione 2021 abbiamo attivato una proficua collaborazione con il Goethe-Institut di Napoli per attivare un percorso condiviso di valorizzazione della drammaturgia di lingua e cultura tedesca in modo da aprire un più ampio orizzonte di riflessione sulla drammaturgia contemporanea. Questa prima collaborazione si è rivelata subito un’esperienza di straordinario interesse culturale, grazie alla quale abbiamo avuto l’occasione di portare voci assolutamente inedite e di respiro internazionale nel nostro territorio per stimolare nuove idee e punti di vista sulla realtà.
In quella occasione, con il prezioso consiglio di Maria Carmen Morese, Direttrice del Goethe-Institut Neapel, abbiamo selezionato e messo in scena quattro racconti dell’autrice tedesca Judith Schalanski tratti da Inventario di alcune cose perdute edito in Italia con la casa editrice Nottetempo, in scena nei giardini e nei frutteti della splendida Villa delle Ginestre, ultima dimora di Giacomo Leopardi che dalla sua lirica prende oggi il nome, Torre del Greco (Na), dal 28 maggio al 6 giugno 2021.
In occasione della preparazione dell’edizione 2022, abbiamo visto crescere questa intesa, che ha innestato un nuovo processo di creatività congiunta con la prestigiosa curatela di Sabine Heymann, giornalista e critica teatrale tedesca, traduttrice di testi teatrali da italiano, spagnolo, francese e inglese, consulente scientifico, artistico, drammaturgico di numerosi festival e progetti internazionali.
Ne è nato un percorso di partecipazione di drammaturgie di origine tedesca e austriaca inedite e mai rappresentate in Italia, testi tradotti in lingua italiana, adattati per la scena e presentati in PRIMA NAZIONALE nel festival, con il patrocinio di un nuovo partner internazionale di grande prestigio il Forum Austriaco di Cultura Roma, diretto da Georg Schnetzer.
Siamo entusiasti all’idea di poter includere in Racconti per Ricominciare 2022, le voci di Laura Naumann e Theresia Walser (area tedesca) e di Thomas Köck e Robert Woelfl (area austriaca), autori e autrici pluripremiati caratterizzati da scritture dalla sensibilità articolata e multiforme, in grado di restituire con forme e linguaggi diversi una contemporaneità complessa di respiro europeo e in contatto con i grandi temi del tempo presente.
Gli autori
Laura Naumann, nata nel 1989 a Lipsia, ha studiato scrittura creativa e giornalismo culturale all’Università di Hildesheim. Nel 2006 e nel 2008 è stata premiata al Treffen junger Autoren del Berliner Festspiele. Laura Naumann ha ricevuto il Münchner Förderpreis für neue deutschsprachige Dramatik nel 2009 ed è stata selezionata per l’Autorentheatertage del Deutsches Theater Berlin.
Theresia Walser, nata nel 1967 a Friedrichshafen, è attrice e drammaturga, insignita di numerosi premi. Nel 1998 è stata eletta miglior giovane drammaturga nel sondaggio della critica della rivista Theater heute e miglior drammaturga di lingua tedesca nel 1999. Sempre nel 1998 le è stata assegnata il Schiller-Gedächtnispreis del Land Baden-Württemberg. Nel 2006 è stata borsista della Fondazione BHF-Bank.
Thomas Köck, nato nel 1986 a Wolfern, è autore e regista inserito nel progetto europeo Fabulamundi Playwriting Europe. Le sue opere sono state rappresentate a Vienna, Berlino, Mannheim e Amburgo, tra gli altri. È vincitore di numerosi premi tra cui Else Lasker-Schüler Preis, Dramatikpreis der österreichischen Theaterallianz, Thomas Bernhard Scholarship e Kleist Förderpreis.
Curatrice
Sabine Heymann è giornalista culturale, critica teatrale, traduttrice, docente universitaria. Dal 2001 al 2017 è stata amministratrice delegata dello Zentrum für Medien und Interaktivität (ZMI) dell’Università degli Studi Justus-Liebig di Gießen/Germania. Dopo gli studi di Germanistica e Romanistica presso l’università di Gießen ha lavorato per 15 anni come giornalista culturale e corrispondente da Roma, tra l’altro per le testate Theater heute, Frankfurter Rundschau e per le emittenti Hessischer Rundfunk, WDR e Deutschlandfunk. Negli anni Novanta è stata membro della giuria del Premio Ubu (Patalogo/Franco Quadri). Sabine Heymann traduce drammi, narrativa e saggistica soprattutto dall’italiano, ma anche dal francese, dallo spagnolo e dall’inglese. In trent’anni ha tradotto quasi un centinaio di testi teatrali italiani, tra cui quelli di Stefano Massini, Emma Dante, Fausto Paravidino, Edoardo Erba, Fabrizio Sinisi, Enzo Moscato, Davide Carnevali, Emanuele Aldrovandi, Lina Prosa, Sarasole Notarbartolo. Da conoscitrice del teatro in Italia e in Cina ha collaborato a numerosi festival internazionali, a progetti di ricerca e a convegni, allo Stückemarkt di Berlino e alla Biennale di Bonn e Wiesbaden. Come consulente, scout e lettrice editoriale lavora per diverse case editrici tedesche specializzate nel teatro. È autrice di articoli scientifici sul teatro italiano e co-curatrice del volume Zeitgenössisches Theater in China (Alexander Verlag/Berlino 2017). Ha tenuto lezioni presso diverse università in Germania, Europa, Stati Uniti e Cina. Sabine Heymann è una viandante mediatrice tra le diverse culture. Di recente ha ottenuto l’incarico dal Goethe Institut di Napoli di curare la ricerca e la scelta di testi della sezione tedesca del festival teatrale Racconti per Ricominciare 2022.
Traduzione a cura di
La traduzione dei testi di Thomas Köck, Laura Naumann, Theresia Walser e Robert Woelfl è stata curata da Bice Rinaldi. Traduttrice particolarmente sensibile e attenta alle sottili cosmogonie della parola nelle traduzioni e traslazioni di senso nei linguaggi artistici, Bice Rinaldi lavora nell’ambito delle letterature di lingua tedesca, è insignita del Premio Italo-Tedesco per la Traduzione Letteraria nel 2010, finalista al “Premio Strega Ragazze e Ragazzi” nel 2018 insieme all’autrice Jutta Richter, ha lavorato con gli editori Beisler, Fazi e Neri Pozza e vanta una collaborazione pluriennale con il Goethe-Institut.